Un tour nella storia prima recente e poi antica della provincia di Varese, si comincia con il simbolo del Liberty Industriale Italiano, Il Birrificio Poretti, poi si passa alla vicina Badia di S.Gemolo, in pochi km si fa un salto nel passato di 8 secoli, si termina il tour con uno splendido spaccato della nostra cultura rurale, non prima di aver degustato splendidi prodotti tipici delle prealpi lombarde.
Come ogni avventura, anche la nostra è cominciata con un viaggio: quello di Angelo Poretti in Austria, Boemia e Baviera, dove incontra i migliori Mastri Birrai e scopre tutti i segreti del “saper fare” una buona birra. Angelo Poretti torna in Italia e realizza il sogno di una vita.
Nel 1877 apre il suo birrificio in Valganna: terra preziosa per le sue fonti d’acqua purissima, ingrediente indispensabile per una vera birra di qualità. Da oltre 130 anni, la Valganna è il cuore del nostro birrificio che oggi pulsa in tutto il mondo. Così come una volta Angelo Poretti si spinse fino a Vienna per cercare le migliori botti di legno, così oggi utilizziamo la tecnologia DraughtMasterTM: l’innovativo sistema di spillatura che utilizza fusti in PET riciclabile, senza CO2 aggiunta, che rispetta l’ambiente e l’uomo. Perché da sempre siamo fedeli alla tradizione, senza smettere mai di innovarci.
Secondo la tradizione, nel 1047, o forse in un momento prossimo a tale data, il giovane diacono Gemolo, di scorta a uno zio vescovo in pellegrinaggio verso Roma, viene decapitato da un gruppo di briganti che ne schernisce la fede. Al martirio segue il miracolo: Gemolo cavalca dopo l'uccisione portando in mano la propria testa e si ferma infine presso un colle (o, secondo un'altra versione, presso una chiesetta dedicata a San Michele), ubicato nel luogo in cui sorge ora l'abbazia. Qui viene sepolto e il rapido succedersi di miracoli conduce alla sua santificazione, avvenuta nell'XI secolo.
La fondazione dell'abbazia risale presumibilmente all'ultimo decennio dello stesso secolo. Lo storico milanese Goffredo da Bussero, che scriveva alla fine del Duecento, narra di una battuta di caccia compiuta in Valganna da tre canonici del Duomo di Milano; giunti sul luogo della sepoltura di Gemolo, dove nel frattempo era stata edificata una "paupercula ecclesia", i religiosi decidono di trattenervisi, fondando un ospizio monastico, che otterrà ampi privilegi dall'arcivescovo milanese Arnolfo II nel 1095, prima data storicamente documentata riguardo la storia della Badia.
Museo della Cultura Rurale Prealpina
Nella splendida cornice naturale offerta dal Parco Regionale del Campo dei Fiori nelle Prealpi Varesine nasce il Museo della Cultura Rurale Prealpina, secondo criteri di salvaguardia, tutela e valorizzazione delle complesse relazioni, materiali e immateriali, che hanno identificato, e tuttora identificano, un endemico patrimonio etnico-culturale e paesaggistico.